-
*Livio*.
User deleted
Ma sì, forse il vero emo è altro (ho la tendenza ad assimilare con molta fatica i neologismi difficili XD)... qui c'è a tutto un perchè, come tu dici, ma facciamo che la storia della majokko -per dirne una- a mio giudizio funzionava benissimo anche senza ...o che l'episodio della ragazza golosa cheSPOILER (click to view)il racconto dell'infanzia difficile e dell'aborto, o della storia col professore... raccontati poi dal padre °__°mi hanno fatto pensare ad un abuso del deus ex machina. Furuya da solo non ci casca mai, non ha il bisogno di spiegare tutto a parole e non ha il bisogno di imboccare il lettore. Non dico che per questo sia un cattivo fumetto; come tu dimostri, l'eccesso didascalico a te non infastidisce, dunque si parla di un mio gusto personale. Però preferisco Furuya quando fa da solo, ecco, in happiness non ci ho visto il bisogno di scrivere come inizia e come finisce la vicenda, piuttosto vi ho trovato accenni garbati e naturali, meno didascalici (appunto) ed a me più congeniali. Ribadisco che per me è un buon volume, ma di Furuya c'è ben altro prima di questo da leggere. Preso Marie, si può anche concedere un'opportunità a questo.SPOILER (click to view)si conclude con l'abbraccio poliposo che risolve tutto il casino
.