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Ryujinnuma

di Shotaro Ishinomori

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    OoooOooh :wub:
    Ho letto la preview e me ne sono già innamorata! *__*
     
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  2. claclina
     
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    anche io lo prenderò sicuramente... se mai uscirà >_>
     
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  3. greycat
     
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    Se qualcuno lo vede passare in fumetteria faccia un fiscchio.
     
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  4. meg-9
     
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    Potrei quotarti in tutto e per tutto^^
    Di Ryujinnuma è appena uscito il primo capitolo in scan inglese qui...

    http://mangafox.me/search/author/ISHINOMORI+Shotaro/
     
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  5. *Livio*
     
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    Grazie meg, che bella sorpresa trovare il primo capitolo di Ryujinnuma tradotto, è stato uno degli annunci della D/V che aspettavo con più trepidazione ed uno dei tanti che non ha mai visto la luce. Ci avevo messo una bella pietra su, non speravo che qualcuno si mettesse lì a tradurlo ed editarlo (figurarsi poi aggratisse), beccarsi 'ste cinquanta pagine è stata una benedizione!
    Venendo al capitolo, è veramente incantevole. Amo tantissimo questi racconti sospesi tra tradizione e folklore giapponese, lo stile datato e rotondo di Ishinomori è bellissimo. Spero di leggere presto i capitoli successivi. Grazie per la condivisione!
     
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    Grazie anche da parte mia! :heyhey:
     
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  7. meg-9
     
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    E' online il secondo episodio ;)
     
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    Perfetto, sono veloci :heyhey:
     
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  9. meg-9
     
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    Uscito il terzo. Vi copincollo la mia recensione dal mio forum...

    Il terzo episodio è "Stella Azzurra": anch'esso incentrato su una poesia, prezioso nelle atmosfere da romanzo di Tolstoj e nei riferimenti all'opera lirica, prezioso e innovativo nella struttura tutta a splash page con lettura orizzontale, disegni grandi, citazioni del "Fantasia" di Disney e abilità nell'uso del flashback... Interessante anche, sebbene sia una storia d'amore tragica, l'assenza di gelosia nelle reazioni dei protagonisti. La trama mi ha ricordato quella di un vecchio romanzo apocrifo dei Cyborg, dove però il comportamento dei personaggi era molto diverso da questo...

    Molto bello il commento di un conoscitore anonimo sul sito degli Happyscans. Ve lo traduco: :love:
    "All'alba del genere shojo negli anni '50, Ishinomori fu uno dei primi artisti a collaborare con Shojo Club, la prima rivista shojo manga giapponese. Qui, fu il pioniere della grammatica visiva degli shojo, con motivi espressivi nel disegno come fiori e stelle negli occhi dei personaggi femminili. Queste tecniche sono comunemente date per scontate oggi, ma questo tipo d'espressionismo semplicemente non esisteva prima. Fu un periodo molto importante per lui: anche alcuni dei suoi personaggi eroici come Joe/009 e Jiro/Kikaider ereditarono alcune caratteristiche di quelle prime opere, incluso il loro carattere gentile e sensibile e i lineamenti delicati".

    Per conto mio, quando leggevo il Giornalino di Candy Candy da piccola non poteva assolutamente sfuggirmi la somiglianza dei personaggi maschili biondi di Yumiko Igarashi con Joe... pettinatura compresa! Uno dei motivi di originalità e successo del personaggio è proprio che è un eroe shonen con tratti da eroe shojo... e anche questo mi era chiaro istintivamente fin da allora... C'è poco da fare: care donne romantiche, anche voi dovete ringraziare il Maestro proprio come i fan dei Power Rangers e di tutti gli eroi che si sono anche di poco ispirati a questi ultimi... e riconoscere che 009 è il prototipo e il capostipite di tutti i principi azzurri che amate tanto. Si può dire che tutte le autrici importanti e classiche di shojo si sono ispirate al Sensei. Questo volume in particolare fu fonte di ispirazione per Moto Hagio e Keiko Takemiya.

    La "stella azzurra" del titolo può riferirsi al pianeta Venere. Anche la "stella dell'amore" ha un posto importante nella mitologia personale del Sensei.

    "Cara, ti prego, non chiedere cosa sia l'amore,
    Ma chiedi a Dio nei cieli che cos'è la grazia,
    Chiedi al sole splendente che cos'è la luce,
    Chiedi alla notte cosa sono le tenebre,
    Chiedi quanto sia dolce il tocco delle tue labbra,
    E cosa sia la Bellezza, chiedilo solo a te stessa".
     
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  10. meg-9
     
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    Splendido quarto episodio! "La nebbia, la rosa, la stella e..." affronta il tema del vampiro, allora una novità in Giappone, in tre episodi di taglio diverso incorniciati da versi di Hesse, Swinburne e Dante! La storia centenaria della giovane e bella vampira Lily dall'Ottocento fino a un futuro fantascientifico. La prima parte è ripresa pesantemente dalla "Carmilla" di Le Fanu, con atmosfere lievemente morbose/yuri che hanno ispirato i vampiri di Moto Hagio, e senza rinunciare alla solita comparsata in prima persona dell'autore che spiega le proprie ragioni artistiche nel narrare come Lily diventa vampira. L'episodio "La Rosa" riprende ingannevolmente lo stesso tema in chiave contemporanea, per trasformarsi poi in un giallo supereroistico/moderno impreziosito dall'episodio della rosa appassita. "La Stella" introduce una visuale fantascientifica dei vampiri, con elementi cari al Sensei come i marziani, le figure mitologiche, la fine del mondo, ed echi di "Io Sono Leggenda"... e, molto prima di Anne Rice, il dilemma tra umanità e immortalità, potere di vivere i propri sogni e volontà di tenersi stretta la propria identità fino alla fine, ed anche tra fantasia e realtà. In anticipo enorme sui tempi, il vampiro diventa figura onirica, simbolo di un mondo dell'immaginazione che va svanendo e per cui si prova fascino e nostalgia, che il manga può solo tentare di rievocare con la sua forza narrativa.
    Per quanto riguarda me, l'idea che a un vampiro possa piacere essere tale, o di un pianeta pieno di vampiri, sembra ancora originale... ma sto in tutto dalla parte del protagonista maschile.
    Da leggere!!!

    Edited by meg-9 - 12/10/2013, 12:20
     
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  11. meg-9
     
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    Per contrasto, "L'elfo della conchiglia" è il più buffo e infantile degli episodi finora, breve e non legato a una poesia ispiratrice (o forse sì?), ma col motivo della "conchiglia che spazza via la tristezza" che ritornerà nella serie di Jun.

    "Prova ad accostarti una conchiglia all'orecchio.
    Lo senti, vero?
    Lo sciacquio delle onde.
    Il mormorio dei pesci.
    Il richiamo dei gabbiani.
    E' una ninnananna che ho imparato da mia madre quand'ero ancora piccola".

    La conchiglia dai sette colori, dove vive un vecchio elfo irritabile che esaudisce i desideri, sembra solo una favola ma viene realmente trovata dai tre fratellini Yumi, Mika e Kenji, in vacanza al mare. E se Mika chiede la bellezza e il piccolo Kenji la forza, facendo irritare l'elfo per l'ennesima prova dell'avidità umana, la sorella maggiore Yumi desidera solo avere una madre, poiché i tre l'hanno persa da piccoli... (Ancora la "ricerca della madre" che ritorna prepotente in tutta l'opera del Sensei). La magia dell'elfo funziona, ma che accadrà alla fine dell'incantesimo? O i sentimenti umani sono più forti di un incantesimo?
     
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25 replies since 17/11/2007, 16:22   1369 views
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