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Solanin

by Planet Manga, di Inio Asano

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    ¡Que viva México!

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    Ormai non so più come introdurre Inio Asano... devo ripetere le stesse cose? ^^
    Appena diventato mangaka professionista, realizza “What a Wonderful World!”, a cui fa seguire il quasi spin-off “Hikari no Machi”. Lo step forward è quell’opera visionaria che risponde al nome di “Nijigahara Holograph”, una delle migliori espressioni del fumetto d’avanguardia nipponico.
    Dopo un lavoro di tale qualità, per il manga successivo io mi aspetterei un’opera di transizione e di sedimentazione stilistica, magari nell’attesa di nuove idee.
    Invece... invece no.
    Solanin è un Asano ancora migliore dei precedenti.

    titolo: Solanin
    autore: Inio Asano
    volumi ed editore: 2, Shogakukan
    genere: seinen; drammatico, commedia, psicologico, sentimentale

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    Solanin è un seinen pubblicato su Young Sunday della Shogakukan fra il 2005 e il 2006.
    In quest’opera Inio Asano ritorna alle sue tematiche classiche: la vita, la quotidianità e i sogni -- oggi. Ma lo fa raffinandosi ulteriormente.
    Asano infatti abbandona la sua tipica struttura a storie brevi più o meno legate fra loro, per dedicarsi ad una lunga storia unica per l'intero fumetto, ampliando così enormemente lo spazio per descrivere i personaggi e le loro psicologie. D’altro canto risultano evidenti anche le influenze grafiche sperimentali sviluppate in Nijigahara Holograph, in cui a tratti sembrava di veder cinema su carta.
    Il risultato è un autentico ed emozionante capolavoro.

    La protagonista principale è una ventiquattrenne di nome Meiko Inoue.
    La storia, ambientata alla periferia di Tokyo sulle rive del fiume Tama, parla di un gruppo di ragazzi appena laureati che cercano di stabilizzare il proprio presente, o forse trovare il senso della loro esistenza.
    Meiko convive con Taneda, conosciuto ai tempi dell’università. Taneda fa un lavoretto part-time, ma la sua vera aspirazione è rivolta alla carriera musicale, è infatti il cantante/chitarrista dei Rotti, una band completata da Kato al basso e da Yamada (alias “Billy”) alla batteria. Ai-chan, la ragazza di Kato, è il quinto dei personaggi raccontati dal manga.

    Meiko e Taneda sono innamorati, ma confusi dalla vita.
    Taneda è sempre sospeso nell’indecisione fra lavorare a tempo pieno o prendere sul serio la musica, ma sa di non avere chissà quale talento. Meiko ha un impiego da office lady, un capo ufficio stronzo ma che potrebbe esserlo meno se lei fosse più disponibile; per il resto noiosa quotidianità. E’ questa la vita che voleva? O, fin tanto che il salario va bene, “che importa?”
    -- “Hey Taneda, e se lasciassi il mio lavoro? Ah ah, sto scherzando, nessuno farebbe qualcosa di così stupido.”
    -- “...Perché non lo lasci, se è quello che vuoi veramente?”.

    Meiko si licenzia. Ma è davvero libera e serena, adesso? I due ragazzi hanno sempre delegato al futuro le decisioni importanti. In fondo Tokyo è piena di persone; ognuno con i suoi piccoli o grandi problemi... in quanti sono davvero felici?
    Taneda sceglie di dare un’ultima opportunità alla musica: incidere con la band un demo cd da mandare alle case discografiche. E’ forse un’ultima opportunità concessa ai sogni?
    Il disco si intitola: Solanin.


    Inio Asano realizza un’opera enorme.
    Solanin è un ritratto generazionale dei ventenni/trentenni nel Giappone contemporaneo, una storia sul disadattamento nell’accettare la routine, ma evidentemente non solo. E’ una riflessione sul senso della vita. E’ una riflessione sui sentimenti. La vita è una prova continua, felicità da inseguire, tristezza e dolori da superare.
    I personaggi sono tratteggiati in maniera straordinaria. Non solo Meiko e Taneda, anche Billy, Kato e Ai sono caratterizzati in profondità; la musica ha un ruolo centrale nella trama e si intuisce l’amore dell’autore per essa. Solanin è un fumetto di altissimo livello dalla prima all’ultima pagina, denso di momenti significativi e di spunti di riflessione... a volte amaramente ironici, altre toccanti e delicati, altre ancora intensamente drammatici; eppure non ha un solo momento di retorica fine a sé stessa (come potrebbe?, essendo un manga di denuncia della banalità) né fornisce altisonanti risposte filosofiche: preferisce semmai descrivere la fragilità dell’animo umano e al contempo la speranza insita in ognuno di noi.

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    Già in Nijigahara Holograph Asano aveva stabilito alcuni nuovi standard di ricerca.
    Il punto fondamentale di questo autore non sono i disegni in sé, ma la costruzione grafica nel suo insieme, dalle singole vignette alle sequenze. L’influenza cinematografica è visibile anche in Solanin, tanto che più che disegnatore ormai mi verrebbe quasi da definirlo “regista grafico”, per i risultati nella scansione temporale, nel taglio delle inquadrature, nell’ambientazione delle scene.
    Per i fondali Asano fa uso quasi totale di foto digitalizzate, costruendo per le sue storie dei veri e propri “set” di grande verosimiglianza, importanti al punto che nelle illustrazioni di fine capitolo spesso vengono ripresi quasi fossero anche loro dei protagonisti della storia. L’ambientazione assume un ruolo centrale, una periferia di Tokyo vivida e concreta, con il suo ricorrente argine del fiume Tama, le sue strade, i suoi ponti e le sue abitazioni.
    Il PC viene usato anche per sfocature, solarizzazioni ed altri effetti. Io sono spesso scettico verso un uso eccessivo della tecnologia nel fumetto, ma devo ammettere che Asano è un maestro in questo campo, soprattutto nel far convivere con estrema naturalezza i suoi personaggi -- stilisticamente assai personali -- con le ambientazioni tratte da riprese fotografiche. Tranne le volte in cui l’effetto contrario è del tutto voluto, come in una certa sequenza da “caotica Tokyo” alternata a vignette con pensieri.

    Solanin si può trovare in francese, nella collana “Made in” dell’editore Kana, una bella edizione in formato 15x21. Inoltre è interamente disponibile in inglese per vie alternative.
    In ogni caso, una lettura da non perdere.


    “Prendi zero, aggiungi zero... ottieni l’infinito.”

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    Edited by Emy_SMO - 21/7/2008, 13:30
     
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    Sorella Alberta

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    trovato pure questo!! con più difficoltà, ma alla fine ce l'ho pronto per la lettura!! aaah, quante cose che ho da leggere! :corre: tanto se aspettiamo Mangasan!! :lone: :gugu:
     
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  3. Deda
     
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    disponibile per Kana, eh?
    lo sai che prediligo il cartaceo e che Asano per me è un "a scatola chiusa".

    domani vado alla libreria francese e farò in modo di ordinare sia questo che NijiHolo.

    come sempre a fine post di spaced... prendo nota! XDDDD e corro all'acquisto!
    mentre il vecchiume lascia i miei scaffali alla volta di ebay>
     
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  4. Demelza
     
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    avevo scaricato il primo volume tempo fa e dato una lettura veloce aspettando il secondo volume per leggermelo con calma. So che adesso Entropy l'ha finalmente completato quindi pensavo proprio di scaricarlo oggi, che coincidenza XD
    Come già detto, devo rileggerlo, però ricordo che era un'opera decisamente meno onirica rispetto Nijigahara Holograph, più incentrata sul quotidiano... però mi era rimasta impressa la scena all'inizio del palloncino ad inizio volume, una bellissima metafora dell'abbandono delle passate certezze per volare liberi verso il domani.
     
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    Sorella Alberta

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    CITAZIONE (Demelza @ 13/1/2008, 14:30)
    un'opera decisamente meno onirica rispetto Nijigahara Holograph, più incentrata sul quotidiano

    meglio ancora, meglio ancora!! :corre: :joy: è un partciolare meraviglioso quello che mi dai!! :dance: :dance: :dance:
     
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  6. Demelza
     
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    Nijigahara Holograph, con il suo sovrapporsi di piani narrativi, punti di vista, salti temporali, realtà, sogni ed allucinazioni era molto difficile da seguire (anche se stilisticamente e narrativamente è moolto interessante).
    Invece in Solanin tutto è lineare, le figure si alternano ai pensieri di Meiko (illustrati spesso in ampie vignette nere), che si interroga sul significato della propria vita e sulla direzione che vuole prendere. E' un susseguirsi di piccoli passi, giorni normali che si avvicendano con il solito tran tran^^ Cucinare, lavorare, dormire, incontrare gli amici, e mentre si fa tutto questo, interrogarsi sul significato dell'amore, del lavoro, della libertà ecc. ecc.
     
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    ¡Que viva México!

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    CITAZIONE (Deda @ 13/1/2008, 12:49)
    disponibile per Kana, eh?
    lo sai che prediligo il cartaceo e che Asano per me è un "a scatola chiusa".

    domani vado alla libreria francese e farò in modo di ordinare sia questo che NijiHolo.

    NH avoglia ad aspettare, l'hanno solo annunciato per ora ^^
    Di Solanin il 2 francese esce questa settimana. Io avevo letto il primo e non ce l'ho fatta ad aspettare, il secondo l'ho letto in scans. :leggo:

    @ Demelza... coi primi capitoli si ha solo una visione parziale dell'opera... :leggo:
     
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  8. Demelza
     
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    CITAZIONE
    @ Demelza... coi primi capitoli si ha solo una visione parziale dell'opera...

    lo so bene, ma dubito che nel secondo volume Asano ci proponga una scelta narrativa rivoluzionaria rispetto al primo...
    Posso immaginare in un certo senso una svolta drammatica della situazione dato il modo in cui finisce il primo volume, però credo che narrativamente Asano proseguirà in questo raccontare così intimistico per piccoli passi, bivi da affrontare, strade nuove da percorre... Insomma, non mi aspetto sovrapposizioni di piani narrativi di stampo surreale di punto in bianco, sbaglio?
    Non ti so dire perchè, ma io immagino in un certo senso una storia che si interrompa nello stesso punto da cui è partita, seppur su un livello diverso, come una spirale... sarà che in un certo senso questo manga, come scelta narrativa e descrizione di alcuni personaggi, mi ricorda inconsciamente Everyday?
     
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    CITAZIONE (Demelza @ 13/1/2008, 17:50)
    Non ti so dire perchè, ma io immagino in un certo senso una storia che si interrompa nello stesso punto da cui è partita, seppur su un livello diverso, come una spirale...

    Vabbè, io dicevo per il tran-tran. ^^
    Non mi pare definibile "a spirale"... ma ne parleremo , se vuoi .
     
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  10. Demelza
     
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    Finito di scaricare e letto tutto d'un fiato... e posso dire con assoluta certezza che è un'opera bellissima, commovente e coinvolgente, eppure assolutamente naturale e delicata, senza esagerazioni né sbavature.

    CITAZIONE
    Vabbè, io dicevo per il tran-tran. ^^

    Mmm, però sai, nonostante il necessario cambio dovuto agli eventi io il tran tran l'ho visto anche in questo secondo volume: le giornate si succedono pian piano, alle azioni del passato si sostituiscono semplicemente nuove azioni necessarie a trovare un nuovo equilibrio... il lavoro al negozio di fiori, le prove con la band, il tutto è esemplificato magnificamente da Meiko che legge il diario di Taneda: "Andato a lavoro, tornato a casa, dormito. Come ieri. Ancora lo stesso. Lo stesso".
    SPOILER (click to view)
    anche nel lutto, e forse soprattutto a causa del lutto, il ritrovare una routine è il comportamento che a Meiko viene più naturale. Solo in questo modo può reinserirsi nel normale flusso delle cose, ritrovare una propria strada da percorrere per superare il dolore.
    Asano ci mostra come la vita sia più forte di tutto, perché nonostante non si dimentichi coloro che abbiamo amato e che non ci sono più, la vita deve continuare e può farlo solo in questo modo lieve, avanzando in punta di piedi.


    CITAZIONE
    Non mi pare definibile "a spirale"... ma ne parleremo, se vuoi .

    Con molto piacere XD Procediamo con ordine allora..
    SPOILER (click to view)
    come ho detto prima, il primo volume mi aveva ricordato molto Everyday, soprattutto perché anche lì la protagonista femminile si interroga sul modo in cui la quotidianità ha preso il sopravvento sulla sua vita, su come si sia ritrovata a convivere con il suo fidanzato senza quasi rendersene conto, e tuttavia prova un senso di inquietudine e insoddisfazione. Anche il protagonista maschile per alcuni versi ricorda Taneda, visto che Seiichi è un musicista che ama la musica ma ha paura di quel che comporta condividerla con gli altri; è fermo in un limbo tra la sua passione ed il desiderio di sfondare come professionista. Come in Solanin, anche in Everyday i protagonisti si feriscono a causa della loro indecisione, e la frustrazione di non riuscire ad essere le persone che desiderano si riversa inevitabilmente sulla loro relazione.
    Solanin però, rispetto ad Everyday, è più corale, ed alla fine, pur partendo in un certo senso dagli stessi presupposti, prende una via originale e diversa, come è giusto che sia.
    Ecco allora che la musica assume un ruolo più importante e decisivo, perché la musica è il motivo per cui il gruppo di amici si è unito la prima volta, e diventa un modo legame sottile ed implicito tra Meiko e Taneda. Taneda scrive musica per se stesso, per esprimere i suoi sentimenti più profondi, "Solanin" è davvero un bellissimo messaggio dolce amaro di svolta, quasi una ricerca di quella speranza e di quel coraggio di cui ha bisogno per affrontare la vita (ed ancora non posso fare a meno di pensare comunque alla canzone che Seiichi compone alla fine di Everyday, che con "Solanin" ha diverse assonanze a livello di intenti e messaggio: non una canzone d'amore, ma una canzone autobiografica, di accettazione di se stessi).
    La morte di Taneda interrompe tragicamente il legame tra lui e Meiko, proprio adesso che credeva di aver trovato una soluzione alla sua domanda esistenziale. Ma era una vera soluzione oppure Taneda cercava ancora una volta di convincere se stesso? Se così fosse avrebbe accelerato in quel modo causando l'incidente che gli è stato fatale? Eppure alla fine sembra così sereno... "Molte cose sono successe. Molte cose non sono successe. questa è la vita."

    Prima ho detto che mi aspettavo un percorso a spirale, in un certo senso mi pare che il tutto si risolva in una sorta di quadratura del cerchio, dato che Meiko trova un nuovo lavoro, cambia appartamento, trova di nuovo il suo posto nel mondo, riuscendo a godere delle piccole cose che la circondano: il sole, la primavera, la pace di un semplice momento.
    Però il tutto è molto più complesso di così: è come se ad un certo punto della storia, l'arco personale di Taneda si sovrapponesse a quello di Meiko... la ragazza prende sulle sue spalle il carico esistenziale lasciato dal suo fidanzato e porta a compimento il suo percorso di crescita, in un sentiero che è contemporaneamente il suo ("questo è il mio lavoro") e contemporaneamente e profondamente è anche quello del suo ex. E' come se i cerchi di Taneda e Meiko si fossero fusi in un unico cerchio più grande.

    Il capitolo in cui Meiko, insieme agli altri membri della band, suona Solanin come se da questo dipendesse la sua stessa vita è stato commoventissimo, ed è bello che Meiko abbia capito appieno il significato della canzone, riuscendo non solo a sentirlo ma addirittura a viverlo.
    La vita ha modi inaspettati di sorprenderci quando meno ce lo aspettiamo... Meiko lo ha imparato sulla sua pelle.
     
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  11. Deda
     
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    QUOTE
    NH avoglia ad aspettare, l'hanno solo annunciato per ora ^^
    Di Solanin il 2 francese esce questa settimana. Io avevo letto il primo e non ce l'ho fatta ad aspettare, il secondo l'ho letto in scans. :leggo:

    sono estremamente paziente... lo sai che leggo sempre tutto o con estremo ritardo rispetto al resto del mondo o con estremo anticipo!

    ho tempi tutti miei! Intanto ordino questi! Quando arrivano me li godo in cartaceo!
     
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  12. Deda
     
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    Lo sto leggendo adesso... è davvero grazioso... sembra un mix tra un'opera di qta minami e sing yesterday for me e kiriko nananan (sarà per l'illustratore freelance?XD) ... solo col disegno più nitido e preciso (si è dato alla retinatura eh! wink wink XDD)

    a me continua a piacre di più what a wonderful world, forse perché c'era variazione nella tipologia della storia.. o forse semplicemente perché il tipo di storia trattata in Solanin è quello che io leggo da due anni a questa parte...

    non dico che non mi piaccia, per carità, solo che almeno finora non lo trovo più unico che raro... no racconta lo spaccato quotidiano in maniera diversa da altre autrici (e per certi versi, almeno finora, gli preferisco Pink ma pink è completo in un volume solo)
    Tuttavia devo ancora leggere il seguito, che magari stravolge tutto e quindi chi lo sa... chi vivrà vedrà!

    purtroppo non lo vedo come il genre di cose che vende in Italia... e quindi evviva la francia.
     
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  13. Koori
     
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    No... credo davvero che in Italia rimarrebbe sugli scaffali. In ogni caso Deda la storia ha un twist importante nel secondo volume che cambia la prospettiva e l'approccio alle cose dei personaggi... ma non ti dico altro per non rovinarti la lettura.
    A me è piaciuto molto, perché non ha davvero la pretesa di sconvolgere (sembrerà strano dopo che ho parlato di twist), racconta il tutto molto pacatamente, ma alla fine si vede che i fili sparsi della narrazione si riuniscono e formano un disegno... solo che nel momento in cui il disegno si forma, il tessuto è completo e i personaggi vanno avanti e allora anche il manga si interrompe e tu capisci che senso aveva che ti venissero raccontate certe cose: il perché del manga, insomma... e anche tu puoi procedere oltre.^^
     
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  14. Deda
     
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    allora aspetterò il secondo volume, devo ancora finire il primo... un po' alla volta.

    per ora come ritmi (non come personaggi e nemmeno come trama) mi ricorda Pink .. di Kyoko Okazaki... e mlle oishi di qta minami (e altri josei d'avanguardia ). se nel secondo volume c'è un incidente stradale saprò che Asano legge la Okazaki e la minami! XDDDD - e fa bene!

    pora signorina Oishii. TT___TT
     
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  15. Koori
     
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    Deda... non posso fare un post di sole faccine, perché altrimenti devo autopunirmi, ma
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    Asano legge la Okazaki! :gnegne: :gnegne: :gnegne:


    però è davvero bello come titolo: è quello che mi piace di più di quest'uomo... la normalità in cui "nuota" si confà davvero alle mie corde!^^
     
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29 replies since 13/1/2008, 01:48   3099 views
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