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"Siate paraculo", ha detto Darko. Io intendo accettare il suo invito sino in fondo.
Warcraft III - Sunwell Trilogy è una delle operazioni di mercato più coraggiose degli ultimi anni: nonostante l'incerta aspettativa di profitto, grazie ad una notevole dose di audacia e spirito d'iniziativa abbiamo potuto assaporare il capolavoro sperimentale dell'innovativo duo Knaak-Kim, i quali, rielaborando senza alcuna inibizione il mondo di Warcraft, videogioco di nicchia riservato ad un piccolo ma fedele pubblico, sono riusciti a dare alla luce un manga rivoluzionario che, coniugando la compostezza tipica del fantasy occidentale con la solida scuola fumettistica coreana, si fa notare per la solida trama e la profonda sceneggiatura.
Il più grande merito dell'opera è forse quello di evitare con attenzione gli stereotipi e i luoghi comuni del racconto fantastico, che tanto hanno screditato il genere negli ultimi anni: la storia narra difatti di una compagnia composta da un umano, un nano e due draghi intenzionata a salvare una fanciulla dalle turpi macchinazioni di un principe non-morto. Emozionanti combattimenti contro orde di zombie costellano come fuochi vivaci la raffinata costruzione narrativa che vede questa insolita quest svilupparsi attraverso - addirittura- dei montaggi incrociati tra le vicende del party e quelle della fanciulla rapita; si scoprirà infine che ella serba un inaspettato potere...
L'estrema originalità dei personaggi è resa attraverso una sceneggiatura espressiva e mai banale, che strugge il lettore coinvolgendolo nel senso di schiacciamento che il ruolo sociale e l'appartenenza razziale sembrano operare sulla psicologia dell'individuo; da ricordare frasi pregnanti come - e, badate, le trascrivo aprendo completamente a caso i numeri della serie, per farvi intendere l'assoluta circolarità dei pregi dell'opera :
"Sebbene sia restio ad ammetterlo, è lei la più potente tra noi tre, Kalec"
"Forse... di sicuro è la più testarda!"
"Ti ci vuole un'altra lezione!"
"Non puoi opporti al mio potere!"
"Sono venuta a finire quello che avevo lasciato a metà... "
"Giuro che questa volta non mi scapperai!"
Insomma, si tratta di una manga riservato ad un elite di estimatori del fumetto sperimentale, capaci di apprezzare opere insolite ed eccentriche; unica pecca, forse, l'eccessiva brevità della serie, appena tre numeri, che lascia un pò l'amaro in bocca...
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Avvocati del DiavoloSai essere più falso di un Rolex? |
