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Ho letto il primo volume di questo scioggio iniziato da poco per Goen, titolo che sembrava avere una discreta critica su questo forum (anche se il topic se non sbaglio non c'è...).
L'autrice Ako Shimaki propone una situazione classica, ovvero adolescenzial-sentimentale, mentre la componente scolastica è sì presente ma ampiamente soverchiata dall'ambientazione nel teatro tradizionale kabuki.
Il protagonista Kawamura, talentuoso ma svogliato, fa parte infatti di una delle famiglie più rinomate del settore; l'"antagonista" Hiro viene invece dal nulla ma attraverso un grande impegno (il solito impegno nipponico bla bla) è diventato una delle stelle in ascesa.
Nel mezzo c'è Ayame, la belloccia e un po' stramba appassionata del kabuki, inseguita dal primo e amica d'infanzia del secondo.
Pin to kona presenta un set di personaggi già visto, e a mio parere definibile "triangolare" molto sui generis. A meno che non vada poi in direzioni strane, è chiaro che Kawamura e Ayame siano i soggetti sui quali si concentrerà l'eventuale storia ammorosa e di crescita, mentre lo stoico Hiro, oltre ad essere uno scemo (scompare dalla vista della sua amata per diventare qualcuno!) è pure antipatico (ah questi glaciali supponenti!!) oltre che avere intrallazzi (alla fine compare una morona, sia pur tossicchiante).
Kawamura mi piace e la protagonista sembra un incrocio fra un'idealista e la pezzente Tsukushi di Hanayoridango; un po' tanto commedia e un po' drammone sottotraccia, -- ah! destino crudele, ah! papino che non mi lodavi da piccolo!! -- si legge comunque con piacere sia pur rivangando i soliti cliché.
I disegni sono discreti, fastidiosa solo la pupilla smisurata della protagonista, curati soprattutto nelle scene riguardanti il kabuki.
Ecco, il kabuki, parliamone un poco.... E' UNA PALLA ASSURDA!!! A livello visivo funziona molto, con tutto quel trucco, quei mascheroni di cera e le pose enfatiche, ma mi chiedo come una roba del genere possa avere successo e presa sul pubblico, se non per una tenacia verso le tradizioni storiche.
Al confronto le baggianate del bagaglino sono divertenti, e ho detto tutto!!
Kabuki alla gogna, anche perché i sospiri degli attori protagonisti, tesi alla perfezione nel ricreare lo l'essenza di una mossa di ventaglio, sanno tanto dello spirito della poesia che aleggia nelle carte di Chihayafuru.... ma andate a giocare a briscola all'osteria!!!!
Insomma il Giappone è il paese degli otaku, se ci si fissa pure sul teatro lagnoso e le carte poetiche, non trovate?!?
Vabbe', quest'ultima parte era per far un po' di polemica
Decente l'edizione Goen, nello standard dimensionale piccino degli shojo del genere, l'adattamento mi pare funzionale (anche per la terminologia di non facile inserimento), solo un paio di refusi... ah c'è una storiella extra, non molesta.
Voto volume #1: 6,5
Edited by elianthos80 - 11/1/2014, 17:52
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*Livio*.
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CITAZIONE.... ma andate a giocare a briscola all'osteria!!!!
X°D
Beh, sì, estetismi a parte (da te ampiamente e puntualmente descritti, dalle infanzie disperate al protagonista dalla glaciale abnegazione fino alle pose plastiche che la Shimaki non sa evitare) io mi sono interessato al fumetto, che finora è godibile assai e pure brillante. Il trittico dei protagonisti non sarà originalissimo, ma regge bene la scena. Insomma, aspetto i prossimi volumi (come al solito) per capire se ne vale la pena o no, ma se continua così è particolare e consigliabile.. -
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A noi occidentali il kabuki potrà sembrare strano e noioso, ma loro sono giapponesi, con diversa mentalità, qualcosa ci troveranno! 
Ho deciso di dare una possibilità a questo manga proprio per il tema trattato, nonostante abbia detestato Baci rubati, e questo primo volume mi è piaciuto molto!
Soprattutto il protagonista mi è molto simpatico: è buffo quando fa quella faccia col costume del leone ed il suo modo di corteggiare la ragazza è davvero dolcissimo! 
Fra l'altro c'è da capirlo se ha quell'atteggiamento nei confronti del teatro, poverino! 
Il rivale finora mi è indifferente, per non dire antipatico, ma è anche vero che è apparso troppo poco per giudicarlo!
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.CITAZIONEmentre lo stoico Hiro, oltre ad essere uno scemo (scompare dalla vista della sua amata per diventare qualcuno!)
Ma perché poi vuol tornare così!
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Sì ma poi gli tocca tornare a 70 anni...
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Finalmente il secondo volume, era ora!!! 
Purtroppo stavolta il protagonista assoluto è Ichiya, anche se era giusto dare un po' di spazio anche a lui.
Nel primo volume mi pareva una specie di mantenuto, credevo che si prostituisse con la tipa di cui non si vede il viso per pagarsi le lezioni, ma a quanto pare avevo sbagliato.
PeròSPOILER (clicca per visualizzare)non ci sono andata molto lontana, per quanto da un lato lo si può comprendere Hiro mi ha un po' disgustata.
Ok, del suo corpo può fare ciò che vuole, amare Ayane ed andare con un'altra, anche perché credo che Ayane abbia già trovato di meglio, ma mi ha fatto rabbrividire il fatto che si approfitti a tal punto di quella povera innocente che è pure malaticcia e senza provare assolutamente nulla (infatti la usa soltanto per studiare i comportamenti femminili per il suo spettacolo, brrr 
). 
Cioè, lei sarà la rivale, il terzo incomodo o come la si vuole chiamare, ma lo ama, mentre lui non considera minimamente i suoi sentimenti. 
Al contrario di lei mi pare molto falso e freddo.
Anche Ayane si è vista poco nel presente, ma non ne sento la mancanza, nemmeno lei mi piace granché, è troppo saccente e cattiva col povero Kyo.
Mentre Kyo è sempre dolcissimo, arrivando persino a difendere il suo rivale davanti al suo pubblico, grande, io faccio il tifo per lui!
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In attesa di leggere il secondo volume devo dire che il primo mi è piaciuto molto, concordo con la descrizione sunto di Spaced sul cliché comunque abbastanza brioso da non farci annoiare tutti o venire il latte alle ginocchia per il ragazzo col trauma del non essere stato abbastanza amato (ma cresciuto sicuramente senza privazioni di altra sorta)
A me questo volume è stato venduto al due di picche sonoro ricevuto dal protagonista maschile, e da una protagonista femminile alquanto ottusa, al momento, (ma è una fangirl, quindi che sia ottusa ci sta quasi a pennello). Si vede che sono in una fase in cui mi diverto a vedere i ganzi bellocci in difficoltà.
Però mi stupisce quanto tu poco apprezzi l'Arte della recitazione classica giapponese, spaced.
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Letto pure il secondo volume devo dire che mi ha colpito: e io che credevo di leggere uno shoujo tranquillo invece mi son trovata un bel quadrangolo impostato in modo un po' meno infantile.
Chiariamoci, non si esce affatto dal seminato del cliché dei due che si amano ma non si trovano, della rivale di lei che fa la guastafeste e del cosiddetto principe azzurro di riserva/protagonista che deve sgomitare però mi è piaciuto il piglio abbastanza maturo e poco skamarc inside con cui è narrato.
Volume tutto incentrato sulla storia dalla parte del "rivale" e del suo essere così stoico e cocciuto (ma animato dal sentimento ammoroso) da essere pronto a tuttoSPOILER (clicca per visualizzare)Alla faccia dell'essere votato alla causa eh XDD
Anche se effettivamente si storce un po' il naso per certe sue scelte non è che le ho trovate così poco in linea col tipo di carattere che pare avere, e verso la fine del volume comunque trovo si riscattiSPOILER (clicca per visualizzare)quando decide che è meglio lasciar perdere l'ideale della tipa che ama e dare una chance alla tipa reale che è così innamorata di lui da accettare pure che non la ricambi per nulla
Sono curiosa di vedere i nuovi sviluppi di questo quadrangolo
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EclipseBlu.
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La trama di questo manga è davvero particolare inoltre se una persona non conosce il teatro giapponese credo che alla lunga non possa piacere... io sinceramente amo questa autrice ed ogni opera uscita in Italia l'ho acquistata...spero solo che la casa editrice che pubblica questo titolo non lo stoppi.... . -
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Scusate non c'entra nulla: ma la tipa che mangia la ciambella dell'avatar chi sarebbe? XD . -
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E' come cavalcare un cavallo psicotico verso una stalla in fiamme! (cit.)
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Scusate non c'entra nulla: ma la tipa che mangia la ciambella dell'avatar chi sarebbe? XD
Forse Shinobu, la vampirottina di Bakemonogatari (però mi sembra una fan art).
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Ho letto anche io i primi due volumi e concordo con le vostre impressioni iniziali.
Una storia che di fatto al momento non ha ancora nulla di originale nell'impianto narrativo, se non, appunto, i comportamenti dei protagonisti di questo quadrangolo.
E devo dire che, francamente, Ichiya piace poco anche a me, o meglio: non mi piace il suo modo di fare (nella vita reale mi verrebbe voglia di mollargli un ceffone) anche se al contrario apprezzo il personaggio in sé e l'intenzione di creare uno stro**etto un po' fuori dai soliti canoni. Staremo a vedere come si evolve la cosa...
Inutile dire che in tutta la baracca, anche io faccio il tifo per il morettone nostro, anche se la biondona protagonista non mi garba poi così tanto (ma alla fine è comparsa solo in un volume, magari più avanti stupirà...). E in un certo senso mi sento affine anche alla signorina malaticcia (niente, oggi non mi vengono i nomi ), per la serie "la sfiga non viene mai da sola", oltre alla salute precaria, anche un amore così travagliato doveva capitarle, ahilei!
P.S.: il kabuki non piace neanche a me. Ho avuto modo di vedere qualche spezzone di opere alla Tv mentre ero in Giappone e, sebbene non ci capissi nulla, sembrava tutto terribilmente lento e noioso, anche se intrigante dal punto di vista dei costumi di scena. Boh, evidentemente fa parte di tutte quelle tradizioni giapponesi a cui loro sono attaccatissimi, ma che per noi occidentali risultano semplicemente incapibili.... -
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Ho letto il volume 4 e sono sempre di più dalla parte di Kyo, assolutamente!!!
Hiro/Ichiya invece che delusione, pare sempre di più tutto fumo e niente arrosto!
SPOILER (clicca per visualizzare)All'inizio Hiro pareva il tipo davvero serio, che aveva raggiunto un certo successo con le sue sole forze, invece non è certamente migliore di Kyo, che non è certo colpevole per essere nato in una famiglia di attori kabuki! Il fatto che sia andato a letto con Yuna senza provare assolutamente niente per lei e per giunta con il solo scopo di studiarne il comportamento e le reazioni come si farebbe guardando un documentario alla TV mi ha fatto davvero senso... 
Certo, in quest'ultimo numero nemmeno Yuna si è dimostrata così santarellina come sembrava, però un po' mi fa pena, tutti gli uomini le si avvicinano solo per sfruttarle, ed a parte Ayame persino le donne! 
Comunque non ho problemi ad ammetterlo, quando il quattrocchi è scoppiato a piangere (lacrime di coccodrillo, perché se l'è cercata, e secondo me Ayame alla luce della verità dovrebbe mollarlo a prescindere) ho goduto da morire!
Peccato che Ayame per quanto generosa mi paia un po' tonta, dato che almeno per ora in realtà giustifica il quattrocchi...
Al momento i miei personaggi preferiti sono Kyo e quell'altro onzoshi con i capelli a spazzola, perché fa troppo ridere! Chissà, magari Hiro potrebbe mettersi con lui alla fine, così l'amore di Kyo potrebbe trionfare e si accontenterebbero anche le fan dello shounen ai. 
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Quando ho finito di leggere questo quinto volume l'ho proprio pensato: questo qui davvero è un titolo che vale la pena di aspettare e leggere!
Che non fosse il solito shoujo l'ho capito dal piglio preso al secondo volume: ho apprezzato davvero tanto vedere l'attenzione spostata dal personaggio femminile protagonista a quelli maschili, che da ben 3 volumi tengono le redini della storia (chissà però per quanto), e il vederli tratteggiati usando si, buona parte degli stereotipi shoujo, ma senza esagerare, facendo prevalere il più delle volte i loro difetti per esaltarne le scelte (plausibili) e riscattarli allo stesso modo. Amo il fatto che non si dimentichi che sono oggettivamente dei ragazzini: Kyonosuke più superficiale e spontaneo ma anche determinato e Ichiya tsundere in tutto e per tutto più sicuro di quel che vuole anche se -a noi lettori- pare molto più opportunista. Sono sicuramente complementari, e ciò va a pro della storia d'amore che finora è rimasta decisamente da un lato, ma non sono macchiette. Grandioso
Questo volume dove tutto è basato sull'amore per la propria passione e lo stimolo che la rivalità o pure l'amicizia sanno darti me l'hanno fatto davvero amare.
Tutta la faccenda di triangoli e quadrangoli amorosi passa nettamente in secondo piano, le pagine finali sono quelle che più mi hanno conquistato.. -
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Anche a me è piaciuto tanto il volume 5, però l'ho trovato un po' spiazzante.
Mi fa comunque piacere che la ragazza sia non il secondo, ma in terzo piano!
Si vede che l'autrice è molto maturata rispetto a Baci rubati: dagli stereotipi del campagnolo rozzo Keita, del cittadino arrogante Tsuyoshi e la protagonista capace di credere che una statua del tempio parli (ingenua campagnola anche lei) a questi personaggi così splendidamente caratterizzati che credo che per nessuno sia del tutto bianco e per nessuno tutto nero: hanno tutti le loro virtù e le loro debolezze, ed anche i peggiori sembrano avere barlumi di sensibilità.
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Il sentiero dei fiori / Pin to konaby Goen, di Ako Shimaki |
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