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Forget Me Not

by Flashbook, di Yuuki Obata

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  1. Yumemiru
     
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    HaruMeguru1

    CITAZIONE
    Trama: Shinozaki Umeno ha trascorso brillantemente gli anni delle scuole medie, ma entrata al liceo è stata vittima di bullismo con conseguente tentativo di suicidio. Ricoverata in ospedale, Umeno è circondata dai pazienti del posto, tra cui spicca un ragazzo di nome Yukiyoshi con cui instaurerà un legame speciale.

    2 volumi (serie in corso)
    rivista: "Cookie" (la stessa che ha ospitato "NANA" e punta su shoujo dai contenuti un po' piu' adulti).


    L'argomento, ragazzi e ragazze giovani ammalati di tumore, non è di certo dei piu' facile (e felici) da affrontare, tuttavia nel primo volume l'autrice non crea nulla di melenso e l'unica nota che mi ha fatto commuovere è il monologo finale

    di una ragazza che morirà, ma non è una protagonista quindi nel lettore il distacco non è "shoccante" come potrebbe essere la morte di un personaggio principale.


    In questa storia, il personaggio che "prende" di meno è proprio la protagonista Umeno, che tenta il suicidio poichè vittima di bullismo

    ma che in realtà ha voglia di vivere, perchè come verrà spiegato, dopo essersi buttata dal ponte, inizia a nuotare. Per cui l'istinto di sopravvivenza ha la meglio su quello di morire.


    Per una ragione che non ricordo (forse perchè non ci sono posti disponibili) la ragazza (che ha "solo" problemi di natura psicologica ovviamente) viene messa in un reparto con suoi coetanei che però sono affetti da tumori, ognuno di diversa natura.

    E sono proprio questi personaggi "di contorno" i piu' "affascinanti" da seguire, con le loro storie personali (anche se ancora non sono state svelate tutte). Nel primo volume c'è un lungo flashback che parla del protagonista maschile di cui la protagonista sembra avere una cotta.
    Si parla anche di una bella ragazza che fa la modella affetta da linfoma, e che viene
    scaricata dal ragazzo tramite telefono


    C'è anche la "mascotte" un bambino con un tumore al cervello che si trova li' da quando era piccolo, e quindi conosce tutte le dinamiche del posto.

    Non mancano ovviamente battute (molto ben riuscite)^^ e gag per stemperare le situazioni un po' "pesanti".

    Ora sinceramente non vedo l'ora di leggere il 2 per vedere il passato degli altri co-protagonisti, sperando che Umeno li prenda da esempio e si dia una smossa.


    PS: l'autrice nel post scriptum scrive che ha assistito la madre malata di tumore e che è venuta a mancare tempo fa. Probabilmente questa sua esperienza personale l'ha riversata in "Forget me not".
     
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  2. *Livio*
     
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    Io metto questo primo volume dritto dritto tra le migliori novità del momento (e ci ho subito scritto una recensione che spero finisca online nel prossimo up). Effettivamente è difficile trovare un fumetto che parte subito così bene dal primo volume, che ha una scansione per capitoli ineccepibile: nei primi due conosciamo i protagonisti, il loro passato e il loro presente, nell'ultimo vediamo le loro interazioni e, seppur nella tragedia di un volume che tutto è fuorché "leggero", fa' capolino pure l’imprescindibile componente romantica. Laddove tutto questo avrebbe riempito almeno tre volumi per molte altre autrici, per Obata Yuuki basta un volume solo (che, se non si fosse capito, mi ha letteralmente stregato).
    Persino la grafica dell’autrice, che conosciamo come evanescente ed “imprecisa”, orna questo racconto alla perfezione, non saprei immaginare un disegno migliore. E le inquadrature e la regia sono fenomenali. Occhioni e primi piani abbondano come sempre, ma stavolta spuntano a tradimento delle soggettive davvero toccanti e distese di inchiostro nero che giungono come ceffoni in faccia.
    Peccato non poter godere anche delle illustrazioni a colori, sembrano splendide.
     
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    a volte capitano dei manga che esulino dalle solite temtiche trite e ritrite e nascano per dar voce a particolari tematiche scomode, che facciano sbattere il lettore con reltà a loro sconosciute o che fingono di non conoscere, e sono opere che son frutto, come questo caso, di un bisogno dell'autrice di dar sfogo al proprio dramma vissuto.
    forget me not è un manga molto pesante, sincero e ben strutturato che fa del racconto di situazioni difficili, senza cadere nello smielato o nel superficiale il suo punto di forza. la protagonista che per motivi volendo, rispetto agli altri personaggi di cui verrem.o a conoscenza, meno pesanti desidera farla finita con la vita, ben presto scoprirà come questi in confronto ad altri ben peggiori drammi e problemi siano ben poca cos, ovviamente questo nn porterà improvvisamente a sminuire o ridimensionare il proprio dramma, perkè ognuno vive i suoi drammi e hanno il loro peso, ma magari il vedere con quale spirito e forza i ragazzi lottino per sopravvivere potrà essere uno punto da cui ripartire per dare il giusto valore ala sua vita la nostra protagonista


    voto 9 per ora per quel che mi riguarda
     
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  4. Hinata-chan<3
     
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    Come ho fatto a scordarmi di commentare il primo numero di Forget me not? :spavento: Rimedio subito!

    Questo manga mi aveva interessato fin dal suo annuncio, un po' perché volevo leggere qualcosa di Yuuki Obata e un po' per il tema trattato, visto che ho perso uno zio a causa di un tumore qualche anno fa...

    Per fortuna non sono rimasta affatto delusa, anzi: il volume scorre bene, è toccante, mai melenso, non punta a far piangere a tutti i costi, nonostante la storia drammatica e molto poco felice viene raccontata. Credo, però, che a volte ci vogliano storie così dolorose e dai temi tanto seri e pesanti, specie quando sono gestite con questo livello di delicatezza e bravura. Non c'è nulla di scontato o banale, si vede benissimo come anche l'autrice abbia vissuto un'esperienza simile.

    Venendo al manga in sè ho trovato molto efficaci tutti e tre i capitoli, non mi aspettavo tutta la coralità che ho riscontrato: il primo è il più leggero e crea efficacemente un bel contrasto tra il dramma della giovane Umeno e l'esperienza dei vari ragazzi che condividono il suo stesso reparto nell'ospedale, che vengono poi approfonditi nel secondo e terzo capitolo.
    Le loro storie sono indubbiamente interessantissime: mi ha colpito in particolare quella dedicata a Risa che, pur non comparendo fisicamente, riesce a commuovere e infine l'episodio incentrato su Nanoha e Yusei, in cui c'è anche abbondante spazio per del romance davvero ben fatto.

    CITAZIONE
    Persino la grafica dell’autrice, che conosciamo come evanescente ed “imprecisa”, orna questo racconto alla perfezione, non saprei immaginare un disegno migliore. E le inquadrature e la regia sono fenomenali. Occhioni e primi piani abbondano come sempre, ma stavolta spuntano a tradimento delle soggettive davvero toccanti e distese di inchiostro nero che giungono come ceffoni in faccia.
    Peccato non poter godere anche delle illustrazioni a colori, sembrano splendide.

    Concordo totalmente! Ho trovato la versione a colori di due delle cover che si trovano all'interno del volume 1... Che dire, le trovo bellissime!
    1y3ed4
     
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  5. Bri:3
     
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    Non sono molto aggiornata sulle ultime serie pubblicate in Italia, di recente ho scoperto di questa novità e cercavo opinioni.

    Beh, penso proprio che recupererò il primo volume, ho voglia di storie coinvolgenti, profonde e toccanti, la maestria mostrata dall'autrice in Bokura ga ita dovrebbe essere una garanzia, e le illustrazioni postate qui sono deliziose.
     
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  6. Hinata-chan<3
     
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    CITAZIONE
    Beh, penso proprio che recupererò il primo volume, ho voglia di storie coinvolgenti, profonde e toccanti, la maestria mostrata dall'autrice in Bokura ga ita dovrebbe essere una garanzia, e le illustrazioni postate qui sono deliziose.

    Io Bokura non l'ho letto, ma questo Forget me not imho è proprio un bel fumetto. Visto quello che cerchi direi che fa per te :lol: io a giorni dovrei recuperare il secondo volume :lol:
     
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    letto il due.
    per fortuna non è drammatico come il primo,ma di momenti seri e tosti ce ne stanno. il volume può essere diviso in due parti. da un alto abbiamo Umeno e lo sforzo che fa per riprendere una vita ordinaria a scuola, dall'altro invece i ragazzi dell'ospedale e specialmodo Yusei. ( mi ha fatto sorrider che i fumetti che presta una compagna a umeno siano l'ospite indesiderato kiseiju che a breve riuscirà in italaia- e che consiglio vivamente).
    questo manga per quanto sia triste lo adoro. Umeno ancora è molto debole e fragile e per quanto si renda conto che il suo problema rispetto ai ragazzi che lottano contro un male quale sia il tumore sia ben poca cosa, non riesce a trovar le forze das sè e necessita di un appoggio che la sostenga, per fortuna tale aiuto viene con la rappresentante di classe, con la quale sembra a poco a poco intessere un rapporto di amicizia. apprezzo il fatto che il fumetto non termini a tarallucci e vino il problema di umeno, ancora le compagne la deridono e le giocano brutti scherzi, insomma il problema è tutt'altro che risolto come anche il malessere della ragazza.
    invece Yusei e la sua amica vivono singolarmente e privatamente lo sconvolgimento emotivo che li attanaglia, da una parte yusei concentrato del tutto sullo sport e la gamba comincia pian piano a riflettere sui propri sentimenti e sulle paure che lo attanagliano, dall'altro l amica di sempre che si divide fra la preoccupazione per yusei e per i sentimenti che si fanno sempre più forti verso l'amico ma che cela , anche se spesso fuoriescono in sfuriate improvvise. piccoli break vengono dati dai passaggi in cui ci si concentra sugli altri pazienti dell'ospedale e le loro cure in corso.
     
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    ¡Que viva México!

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    #1
    La Obata è un'autrice nel mio personale "medio cabotaggio", ovvero si legge anche con piacere ma non è certo una di quelle che mi fanno impazzire. Di pregevole ha un suo modo alternativo di fare shojo come abbiamo visto in Bokura ga ita, forse un po' troppo drama ma comunque personale.
    In questo Forget me not, il tema calca ancor più la mano, in quanto partendo da esperienze dell'autrice il setting è in un reparto oncologico pediatrico.

    Possiamo dividere il volume in tre parti: nella prima abbiamo come protagonista Umeno, la quale inizia a frequentare le superiori dove viene presa di mira dai "soliti" atti di bullismo, ma questa dopo 3 secchiate e 2 sparizioni di tuta decide di ammazzarsi buttandosi a fiume!!!
    Si rompe le costole ma, siccome il reparto di ortopedia è pieno, finisce nel reparto con altri ragazzi di cui sa poco o nulla, dove viene sorpresa dalla loro vitalità. Si affeziona a Yuusei, un suo coetaneo, e quando viene dimessa capisce che le sfortune nella vita possono essere ben altre rispetto le sue (il ragazzo ha un tumore osseo al ginocchio).

    A questo punto sembra partire la storia vera e propria, in quanto torniamo all'infanzia di Yuusei visto dagli occhi di Nanoha, con la quale pratica karate. Parrebbe essere questa la "coppia" di protagonisti principali, in quanto lei lo vede come esempio, avversario ma anche moroso.
    Finché Yuusei scopre la sua malattia.
    per la terza parte abbiamo più coralità, e vengono sviluppati i personaggi conosciuti in precedenza, le loro storie e l'evolversi della malattia per qualcuno.

    In questo mango ho trovato luci ed ombre, ma le prime sono nettamente superiori. In primis il tema è doloroso e reale, trattato con equilibrio, equilibrio fra un dolore inevitabile e la forza di fronteggiarlo, cercando gli aspetti positivi della vita proprio quando questa ti mette alle strette.
    Se il primo capitolo è un po' "meh!", il secondo un racconto adolescenziale molto ben fatto, il terzo è forse quello riuscito appieno dal punto di vista espressivo. Molto intense le vignette nere infiorellate in cui si racconta l'addio di Risa.

    Le ombre sono invece rappresentate da uno stile dell'autrice che a volte non si attaglia, specie inizialmente. Ma forse è una mia idiosincrasia ormai sviluppata quella verso lo stile shojo canonico che prevede tonnellate di frasi (dialoghi nei balloon + commentini a lato + "retropensiero" sviluppato su più vignette) rendendo il tutto di una verbosità noiosa, qui davvero fuori contesto. Fortunatamente questo dura poco, e successivamente regnano più i silenzi e uno scorrere tranquillo. Anche nella storia di mezzo il ritmo è più fluido, si paga però dal punto di vista grafico/registico, la Obata non ha certo nella precisione del disegno il suo punto forte. L'ultima parte è invece ineccepibile.

    L'edizione Flashbook è classica, devo dire che questa copertina è molto bella (la semplicità paga sempre), senza orpelli e con un logo di grande eleganza. Le pagine a colori sono in b/n (anche in originale suppongo) visti i colori tenui di alcune di loro perdono qualcosa perché sono più interessanti le colorazioni che i disegni, come detto non eccezionali.

    #2
    Bel volume, forse superiore al primo, comunque necessario alla costruzione narrativa.
    Il meglio di sé il mango continua a darlo quando ci sono come protagonisti Yuusei e Nanoha, col loro ambiguo rapporto e i rispettivi tormenti (lui per la malattia, ma scopriamo anche per evitare l'affetto di una ragazza destinata forse a soffrire; lei per l'insicurezza e la sensazione di distanza), belle anche le scene con gli altri pazienti o ex tali che proseguono la loro vita difficile, in particolare il pelato e la modella.
    La parte meno interessante è quella di Umeno, il suo tentativo di riavvicinarsi alla scuola e alla vita sociale con l'aiuto di un'imprevista amica. Non che sia fatta male, anzi, ma trasuda fin troppo di shojo classico... anche graficamente, mentre non so perché -- disegni con qualche colpo più sofisticato (vedi la scena finale fuori della porta di casa), con gli altri personaggi si ha una sensazione più matura. Comunque che la sceneggiatura sia migliore della parte visuale di almeno una spanna penso sia da dare per scontato.
    Ringrazio per il riassunto iniziale e la galleria dei personaggi, perché non mi ricordavo tutto/tutti. Però Kano è di terza superiore e non di terza media come riportato.

    Per finire una curiosità di adattamento: a un certo punto vengono prestati dei manghi, e sono palesemente volumi de.... L'ospite indesiderato!!! Ma è una citazione anche nell'originale di Kiseiju o solo l'esempio di una caso italiano di fumetto cult ma snobbato?!?

    Voto: 7+
     
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    Mi sa che non ho capito

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    Nell'originale era proprio Kiseiju.
     
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  10. mony-chan1
     
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    CITAZIONE (*Livio* @ 24/7/2014, 11:07) 
    Io metto questo primo volume dritto dritto tra le migliori novità del momento (e ci ho subito scritto una recensione che spero finisca online nel prossimo up). Effettivamente è difficile trovare un fumetto che parte subito così bene dal primo volume, che ha una scansione per capitoli ineccepibile: nei primi due conosciamo i protagonisti, il loro passato e il loro presente, nell'ultimo vediamo le loro interazioni e, seppur nella tragedia di un volume che tutto è fuorché "leggero", fa' capolino pure l’imprescindibile componente romantica. Laddove tutto questo avrebbe riempito almeno tre volumi per molte altre autrici, per Obata Yuuki basta un volume solo (che, se non si fosse capito, mi ha letteralmente stregato).
    Persino la grafica dell’autrice, che conosciamo come evanescente ed “imprecisa”, orna questo racconto alla perfezione, non saprei immaginare un disegno migliore. E le inquadrature e la regia sono fenomenali. Occhioni e primi piani abbondano come sempre, ma stavolta spuntano a tradimento delle soggettive davvero toccanti e distese di inchiostro nero che giungono come ceffoni in faccia.
    Peccato non poter godere anche delle illustrazioni a colori, sembrano splendide.

    Concordo al 100% con tutto quello che hai detto :) io non sto prendendo molti manga al momento, ma questo è uno dei pochi che mi ha colpito e che leggo con piacere.
    ritorno sul forum dopo molto tempo, un saluto a tutti!
     
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9 replies since 24/7/2014, 09:39   390 views
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