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I vostri autori preferiti...

...attualmente nel fumetto nipponico!

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  1. Deda
     
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    CITAZIONE
    (che originalità scrivere due manga che si possono leggere in parallelo).

    spunto preso da Tezuka, ovviamente! :dance:
     
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  2. Rhayader
     
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    CITAZIONE (Deda @ 15/1/2008, 15:05)
    CITAZIONE
    (che originalità scrivere due manga che si possono leggere in parallelo).

    spunto preso da Tezuka, ovviamente! :dance:

    spunto preso dall'insaziabilità monetaria che hanno queste donne-mostro :mhuaua:
     
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  3. §Dave§
     
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    Ma stiamo parlando delle CRAMP?A me Rayearth,CCSakura e Tokio Babylon sono stranamente piaciuti molto.
    Ho sfogliato Suki DakaKKa Suki in fumetteria...mio Dio....all'inizio di ogni capitolo ci sono alcune frasi che dicono "mi piace questo mi piace quello e bla bla bla" e mi sono immaginato Rhayader che faceva una pernacchia urlando "e chi se ne frega???".Giuro!!
    Ormai vi penso pure quando sfoglio i fumetti*!!Sono malato!! :gnegne:

    *inutile dire a CHI ho pensato sfogliando Get You :huhuhu:
     
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  4. arisuchan
     
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    CITAZIONE (Rhayader @ 15/1/2008, 15:26)
    CITAZIONE (Deda @ 15/1/2008, 15:05)
    spunto preso da Tezuka, ovviamente! :dance:

    spunto preso dall'insaziabilità monetaria che hanno queste donne-mostro :mhuaua:

    Non sapevo che Tezuka avesse fatto delle opere del genere. A quali in particolare ti riferisci? Ne conosco davvero poche di sue opere (i loro prezzi sono davvero esosi!)

    In effetti è stata sicuramente un'idea commerciale. Ma a me piace lo stesso :P
     
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  5. *Livio*
     
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    ho dovuto pensarci un pò, ma per fare una lista succinta (?!? :mhuaua: ) ho dovuto toglierne alcuni che amo molto e seguo con interesse ad ogni uscita, direi comunque:

    AUTORI
    Osamu Tezuka
    resta ineguagliabile, per me è il punto massimo di espressione del fumetto giapponese. Nessun altro, a mio giudizio, può essere accostato al suo nome. Non vedo suoi eredi, in giro, neppure alla lontana: come dice Takao Yaguchi, "il genio unisce qualità e quantità", e chiunque nella carriera artistica dà vita ad opere meno riuscite di altre. Nel caso di Tezuka, queste opere sono sempre di un livello qualitativo sorprendentemente superiore alla media di chiunque altro. Semplicemente inarrivabile.

    Dopo Tezuka, tutti gli altri seguono in ordine random...
    Junji Ito
    E' semplicemente un genio. Adoro i suoi plot, le sue storie di terrore che nascono nelle piccole comunità, nelle famiglie, nei gruppi di amici, nella vita di tutti i giorni. Amo le sue tavole, le sue creature, i circoli di terrore senza possibilità di uscita. E -nonostante non ami molto i racconti brevi- le sue raccolte di one shot sono tra le mie letture preferite. E' un peccato che Tomie in Italia non sia andato bene.

    Poi, direi Inio Asano, Usamaru Furuya , Taiyou Matsumoto e Daisuke Igarashi. Tra le nuove leve del fumetto alternativo, sono i più interessanti e dotati. Grandi artisti, per grafica e per contenuti, molto diversi tra di loro ma accomunati dalla abilità di creare opere mai uguali a se stesse, ricche di invenzioni e di stimoli. Vorrei che Furuya godesse di una bella traduzione in italiano, "La musica di Marie" è un capolavoro. E vorrei leggere altro anche di Asano: i suoi volumi arrivati in Italia sono tra i miei preferiti, ma la sua produzione non finisce lì, Solanin è stato un colpo di fulmine.

    Suehiro Maruo: impazzisco per il suo tratto anni '50. Le sue storie sono disturbanti ed a tratti nauseanti... ma ha la grande abilità di stemperare sempre il tutto con una dose massiccia di autoironia e nonsense.

    Ancora, cito Ishinomori (La strada di Ryu è semplicemente spettacolare, forse la sua saga migliore), Yukinobu Hoshino (anche se -togliendo 2001 nights- dà il meglio di sè nelle storie brevi, alcune delle quali sono bellissime), Jiro Taniguchi ( i suoi volumi sono di una bellezza totale), ed il terrificante Hideshi Hino.

    AUTRICI
    Moyoco Anno
    E' indiscutibilmente il più grande genio degli ultimi anni. Ha saputo rilevare gli insegnamenti della sua maestra Okazaki per trasformarli in uno stile personalissimo e fuori dagli schemi. Happy Mania è nella mia top3 personale, Hanamitsu mi ha folgorato, Jelly beans è la novità che aspetto con più trepidazione. Nella speranza di leggere presto Sakuran, non vedo l'ora di tuffarmi su Hataraki Man. E' decisamente l'autrice più notevole di tutto il panorama fumettistico giapponese.
    Reiko Okano
    Ha una grazia, una delicatezza, una raffinatezza davvero ineguagliabili. Ed il tutto, unito ad un geniale senso dell'umorismo e dell'ironia. Subisco completamente il grande fascino delle sue storie, delle ambientazioni, della sua grafica, dei personaggi. Amo ogni singola sua opera, semplicemente.
    Riyoko Ikeda
    Non sono un "ikediano", ma riconosco a questa autrice un genio non comune a molte sue colleghe. "Orpheus" è uno dei manga più sottovalutati in Italia, e non è il suo unico capolavoro: "Caro fratello" e "Claudine", nella loro brevità, sono delle perle di costruzione dei personaggi e della storia. Ed il suo tratto, per me, è il migliore tra i classici anni '70.
    Reiko Shimizu
    La principessa splendente è un grande capolavoro degli ultimi anni. Un manga di costruzione magistrale e disegnato da dio. Mi ha rapito dal primo all'ultimo numero, con la sua rappresentazione dell'amore e dell'odio, della compassione, del rancore, della violenza e del perdono. Senza parlare delle altre opere (che forse non vedremo mai in Italiano) come Moon child, o The top secret.

    Ancora, a livello di citazione, ci sono la Takemiya (confesso: To terra mi ha stregato), Junko Mizuno (impazzisco per il suo stile grottesco e cattivo, abbinato ai suoi personaggi kawaii e fiabeschi). Novità dell'anno: Chica Umino.
     
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  6. Rhayader
     
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    CITAZIONE
    Suehiro Maruo: impazzisco per il suo tratto anni '50. Le sue storie sono disturbanti ed a tratti nauseanti... ma ha la grande abilità di stemperare sempre il tutto con una dose massiccia di autoironia e nonsense.

    altro aspetto che incute timore dell'arte di Maruo è la cura maniacale per il dettaglio. Veramente mi mette a disagio, sembra che l'orrore e la ripugnanza delle sue tavole voglia uscire a tutti i costi dalla pagina :nfg:
    guardate che Spettacolo
    peccato che in italia sia arrivato molto poco :-(

    c'è anche una interessantissima Intervista

     
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    Sorella Alberta

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    Tezuka, Ikeda, Asano, Shimizu, Yoshida, Hoshino, Yas e ci aggiungo pure Ishinomori. E pure la Miuchi guarda! Probabilmente dimentico molti...imageimageimage
     
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  8. Feld-
     
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    Dunque, dando una scorsa veloce al mio personale panorama fumettistico nipponico :

    (non sono in ordine)

    Osamu Tezuka

    La Storia dei Tre Adolf mi aveva stupefatto per la narrazione impeccabile e la comprensione di alcuni temi del nazismo spesso banalizzati da pubblicazioni anche molto importanti sull'argomento, ma MW - doprattutto per la trattazione del carattere multiforme del Male e della sua percezione - mi ha davvero impressionato, e La Fenice 3 è diventato alla prima lettura il mio manga preferito - sarà che voglio dedicare parte della mia vita alla scienza della complessità, ma l'acume dell'autore su certe questioni mi ha colpito moltissimo, e, seppure in questa sede preferisca non dilungarmi, la ritengo un'opera estremamente pregnante e al tempo stesso, poeticissima.
    Senza dubbio, allo stato attuale, il mio autore preferito.

    Hiroaki Samura

    Probabilmente, è l'autore che riesce maggiormente a stupirmi... L'Immortale è un'opera notevolissima seppur non priva di pecche, ma in quanto a forza narrativa e splendore estetico ha davvero pochi rivali: alcune tavole raggiungono con raffinata semplicità il livello del sublime, e la sceneggiatura mostra a tratti un'intelligenza acuta e vivacissima. I temi non mancano, e sebbene alcune scene di combattimento siano - pur nel loro impeccabile estetismo - eccessivamente lunghe, raramente risultano annacquati, come gli ultimi numeri fanno notare. E alcuni personaggi, come Makie, Burando o Anotsu, da soli meritano di fare entrare l'opera nell'Olimpo.

    Shin Takahashi

    "Lei l'Arma Finale" è secondo me una delle serie che porta ai massimi livelli alcuni aspetti espressivi, usando un disegno e un tratto molto particolari per giungere, attraverso una storia intensa e drammaticamente perfetta, capace da sola di rielaborare diversi topoi dei manga in una chiave nuova, alla piena realizzazione delle tematiche proposte. Questo, senza contare che non si lascia andare nemmeno un momento a trovate commerciali ed evita, alla fine, di chiudere l'opera in modo consolatorio. Decisamente un autore da tenere d'occhio, notevole anche "Un Frammento di Te".

    Katsuhiro Otomo

    Nonostante la delusione di ZeD, c'è poco da esitare- su Akira si è scritto tantissimo, essendo stata l'opera apprezzata anche dal vasto pubblico occidentale, perlopiù grazie alla versione animata- e qua preferisco soltanto ribadire un rapido giudizio facilmente formulabile: Akira è un punto fisso della storia del manga, una sintesi perfetta di moltissimi aspetti del fumetto e della cultura nipponica postmoderna, nonché in sé un'opera meritevole di particolare attenzione per la sua profondità e intelligenza.

    Takehiko Inoue

    E' giusto, secondo me, apprezzare anche gli autori di opere semplici ma intelligenti e artisticamente valide, e senza dubbio l'autore di Slam Dunk, Real e Vagabond ha dimostrato un'eccezionale perizia e abilità attraverso serie dai toni, dagli obiettivi, dalle ambientazioni e dalle tematiche decisamente diversi tra loro, riuscendo sempre a non scadere nel ridicolo: il primo è una commedia molto gradevole, senza pretese ma non per questo stupida, il secondo una serie interessante e capace di non banalizzare, attraverso personaggi umanissimi e ben costruiti, un'argomento decisamente difficile; il terzo, poi, ostenta un'estetica grandiosa e dipinge alla perfezione l'ascesa interiore di un uomo, raggiungendo attraverso la figura di Sasaki delle ammirevoli vette poetiche.

    Kentarou Miura

    *Feld ostenta sulla schiena un enorme bersaglio colorato*
    Japan è uno dei peggiori fumetti che io abbia mai letto, e Berserk si può presentare, ad un'occhiata, come un coraggioso tentativo di sfidare ogni principio anatomico, ma secondo me- e questa convinzione, dopo quattro riletture e una grande dose di obiettività, non mi ha abbandonato- è un'opera sinora dotata di enorme profondità, coerenza e forza espressiva, e non posso proprio ignorare questi aspetti solo per via del carattere commerciale che la serie ha assunto presso il pubblico- contando anche che molte idee che adesso sembrano stereotipi o cliché, nel 1988, quando Miura iniziò questo lavoro, non lo erano affatto, e spesso lo sono diventati proprio grazie all'enorme successo dell'opera.

    Riyoko Ikeda

    Ecco un altro mostro sacro che ha davvero poco bisogno del mio contributo per essere adorato; dopo averne brevemente ricordato la raffinatezza drammatica, la costruzione dei personaggi e l'originalità, dico soltanto, quindi, spostandola sul personale, che Versailles no Bara è stata una delle opere che più mi hanno colpito e affascinato, trasmettendomi l'impressione di un'intelligenza poetica e capace di un perfetto equilibrio tra drammatizzazione, narrazione e rispetto del contesto storico.

    Escludo, per non costringermi ad un post interminabile, autori che meriterebbero:
    Kei Toume e la sconfinata poesia di Fuguruma e Kurogane
    Fuyumi Souryo per personaggi come Izak o Shuro e la maniacale cura e precisione di Cesare
    Kiyohiko Azuma per averci donato una delle migliori regie mai viste
    Yukinobu Hoshino per la densità e la bellezza di un'opera come 2001 Nights, che raramente disperde la potente allegoria inizialmente costruita (peccato per Sabel Tiger)

    Vi sono inoltre due autori che vorrei inserire, ma che non posso pienamente giudicare non avendo ancora letto a sufficienza:

    Moyoco Anno: sinora (secondo volume) Happy Mania mi sta travolgendo, e il primo volume di Jelly Beans, in corso di lettura, non mi lascia di certo indifferente...
    Jiro Taniguchi: letto soltanto "Il Libro del Vento", la settimana prossima vedrà tra le mie mani "Allevare un cane"... spero di potermi fare un'idea più concreta.

    E due autori su cui potrò esprimermi solo tra qualche giorno:

    Go Nagai: o si ama o si odia, dicono molti; stando al pochissimo che ho leggiucchiato di scorsa, io dovrei amarlo, ma vedremo a breve - sto recuperando Devilman, pare.
    Leji Matsumoto: La Corazzata Yamato è tra le mie mani (lode a Valla) e se una turpe macchinazione commerciale va a buon fine dovrei potermi permettere Galaxy Express 999 nei prossimi giorni. Vedremo è_é






    Infine, chiaramente, non posso non citare un autore che supera d'un sol colpo tutto questi, Tezuka compreso... mi riferisco al grande Mine Yoshizaki, genio multiforme e superbo, autore di quella Odissea moderna che è Keroro. :hua:
    Sì, in camera mia ci sono una corda e una sedia, ma perché me le indicate? :shock:
     
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142 replies since 1/6/2005, 15:46   1441 views
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