Doctor Who & Torchwood

cinico dal cuore di panna ma danneggiato per sofferenze" me l'aspettavo, ma comunque la sua storyline con lui morto e risorto mi ha colpito molto,

"devo tornare al mio secolo base, ergo rimango in standby per centinaia (nella fattispecie, seppellito - che palle, poverino! - e poi ibernato) di anni finché non ci torno"

Torchwood nel 1800

(quella che inizia con Owen che si "libera" dall'alcool a testa in giù OMG! XD) è stata personalmente un misto di empatia/terrore per Owen e di grosse e oscene risate. A "Scoreggero' la mia ultima scoreggia", peraltro detto con la sua tipica voce cinico-monocorde mi stavo davvero rotolando dal ridere, e scusatemi di nuovo per il basso umorismo!

era pressoché OVVIO che era bene lasciare la madre con la speranza piuttosto di vedere il figlio ridotto così. Urlo straziante a parte.

mi mancano Tosh e Owen!!!!!!! T_______T

alla nuova "coppia"

"fottuti alieni di merda!! Siete dei rompipalle! Fate crescere mio figlio nel grembo di mia moglie con serenità, levatevi dalle mie ciapet!" <- magari "ciapet" non lo direbbe

complottista contro Torchwood

- Immaginavo Jack avesse figliato da qualche parte, ma vedere davvero sua figlia e suo nipote non me l'immaginavo! E' strano, avevo sempre creduto che fosse solo al mondo, e invece ha persino prole (anche se lo rinnega seppur simpaticamente)!!!!!
- ho angstato oscenamente quando Jack bacia Ianto a qualche secondo dallo scoppio. E' un mio altro feticcio. Ma 'sto creatore di Torchwood non è che sono io nel futuro o un mio discendente o qualcosa di simile?

Questo, sì, è e non è stato "Torchwood". Ma in realtà la discesa verso l'abisso non è stata così repentina, da poter dire TW 1 e 2 sono diversi da TW 3. In realtà, e ce ne siamo accorte, c'è già uno stacco violentissimo di atmosfera e tematiche, come continuità, già fra TW 1 e TW 2. Secondo me del suo ci ha messo il fatto che sia stata una stagione fatta da sole 5 puntate tutte legate. Tendenzialmente ad ogni inizio puntata corrispondeva un esordio allegrotto della truppa, e questo conferiva almeno un cenno di leggerezza alla trama, cosa ben difficile da fare in queste condizioni.
Ma appunto, storia a parte, magistralmente tinteggiata, il perno dell'emotività e della sospensione di incredulità da parte dello spettatore è rivolto alle dinamiche dei personaggi.

I personaggi. Dunque, la narratologia dice che i personaggi "piatti" (aka quelli che non cambiano caratteristiche, rimangono statici) sono fra i più importanti nella costituzione di una storia e, omiodio, danno equilibrio al tutto. Sì, ma se non sono i protagonisti! Nelle serie noi vogliamo sì dei personaggi riconoscibili, ma soprattutto dei personaggi che imparano dalle cose che vivono, sia per essere portatori di quella innovatività che è richiesta per destare interesse in loro, sia perché devono portare impressi su di loro il ricordo che ne han vissute tante (che noi abbiamo visto).
Quindi mi chiedo: quanto doveva essere scema e de ferro Gwen per non imparare nulla di nulla in tutto questo tempo? A pensarci bene la sua evoluzione l'abbiamo vista in tutte le serie sin dall'inizio. Inizia facendo tutta l'empatica, salviamoli tutti, Jack sei troppo freddo, blablabla. Accenni di santamariagorettaggine li ebbimo anche appunto verso la fine della seconda serie, quando pensa di far del bene a dire la verità tutta la verità alla madre del bimbo scomparso e riapparso in condizioni disumane. In tutto ciò però Gwen acquisì, rispettivamente: dubbi, sconforto, palle, e incanalamento della propria determinazione (in genere sparsa in giro a muzzo tipo fertilizzante dall'aereo guidato da un ubriaco) = quella che è in CoM. Con sempre punticine di quella che è sempre stata e sarà.

Poi spezzo una lancia a favore del suo trombaggio con Owen: era ovvio che fosse una parentesi dettata dalla frustrazione e dalla tensione e dalla solitudine che le faceva provare l'essere finita in un posto così "oltre" la vita vera (cosa che le succederà altre volte, ma Rhys è un personaggio che dimostra sempre di più di essere una persona adorabile e concreta, onde per cui capisce al volo il suo disagio - anche se per renderla edotta della cosa la sgrida con violenza, al suo solito ). Vabé non voglio fare la persona senza morale ma davvero io l'ho trovata una cosa naturale, e anzi una delle reazioni più sincere di tutta la televisione che abbia mai visto, senza troppi salamelecchi da prima serata fictionara di rai1. Che cribbio, solo in Italia la prof Veronica Pivetti non si slingua manco un po' con il poliziotto Conticini, per dire.

Jack lo capisco sì e no. Ma del resto, come disse a Owen, quando vivi per così tanto tempo alla fine non te ne frega nulla delle stesse mattonelle del muro che ad una persona rediviva paiono la cosa più bella del mondo. E non gliene fregherà mai nulla. A pensarci è terribile, Jack è forse la persona più "viva" dell'universo, ma deve combattere ogni giorno per sentire il piacere di esserlo (sarà per questo che è così allosessuale al limite della sessodipendenza? XD). Gli sembra tutto vano, ma ama il mondo e lo vuole proteggere. Però lui è un punto fisso in un mondo in continuo cambiamento, onde per cui che mondo dovrebbe proteggere visto che lui sarà sempre lo stesso e il mondo no? Quando penso a quello che potrebbe pensare lui mi gira la testa, davvero. Un personaggio così insitamente combattuto fra due poli agli antipodi (la vita - il nulla) non penso di averlo mai incontrato.
Sull'uccisione del nipote: non l'avrebbe mai fatto? Jack è il re del "prendo decisioni scomode nel giro di un battito di ciglia per il bene maggiore". La ragazzina ceduta come fosse nulla (e un po' di occhi lucidi, ma con decisione) alle fate? Del fratello? Beh la differenza è quella: se non uccideva un bambino nel giro di qualche minuto il mondo sarebbe andato a farsi friggere (appunto! LOL). Il fratello era un pericolo per il mondo solo da sveglio: lo narcotizzò e ibernò, il pericolo fu debellato, che senso aveva ucciderlo? Jack non ucciderebbe MAI, potendo. Ma in quel caso era l'unica risorsa. E' solitissimo prendere decisione subitanee su due piedi, se necessarie. E di questa cosa si colpevolizza già da sé, difatti si sente responsabile della morte di tutti, perché secondo lui è il fatto che lui non provi rischi di vita che gli fa diminuire molto il senso dell'effettivo pericolo a cui espone la gente attorno a lui. In questa ottica, Jack non fa differenze. Penso avrebbe pianto allo stesso identico modo se avesse mandato a morire il figlio della donne delle pulizie, è sempre una vita che sta spegnendo ed a lui fa male da morire, anche perché non conoscerà più ( ohohohoh) cosa voglia dire smettere di vivere.
Non ci state capendo più nulla vero? Manco io! Spero il discorso su "perché è stato normale che mandasse a morte il nipote di getto" sia stato chiaro!

Ianto e la sua morte. PucciIantooooooo! Non ho capito quanto t'adoravo finché non ho capito che non ti avrei più visto!!! Quando stava morendo ero lì in panico "oddio e ora? Che ne sarà di Torchwood senza Ianto???". E ve lo chiedo, che ne sarà di Torchwood? Chissà!
Comunque, posto che è vero è una morte inutile (ma si rifà al discorso che feci prima su Jack, non fatemelo ripetere aiuttt), è stato il primo caso di persona che muore fra le braccia della persona amata con tanto di frasi in extremis che non solo non mi abbia dato ai nervi ma che, anzi, mi commosse!!!!!! Da morire!!!!!! "Non dimenticarmi! Fra xxxxx milioni di anni mi avrai dimenticato, lo so!!!" PucciIantooooooooo!
Non mandò caffé vari ma sappiate che mi mancherà. Mi mancheranno tutti! E' stato terribile vedere nel giro di due giorni Tosh, Owen e Ianto morire!!!
In effetti non capii manco io cosa fosse tutto sto puntare e questionare sulla sua gayità o meno! Abbiamo capito già da mò: non sono gli uomini, è lui! Ed è così che amare una persona dovrebbe essere, quando ami qualcuno la ami!

Poi avrei altre cose da dire... sull'hub, sul rapporto fra Jack e Gwen (che però mi autodelucidai parlandone in privato con Chem ).